Attualmente, in un clima di fiducia reciproca e di impegno paritetico, siedono a questo Tavolo i rappresentanti e gli esponenti delle seguenti Appartenenze Religiose:
promuoviamo esposizioni a carattere interreligioso e interculturale di testi, di oggetti, di libri, di preghiere, per aiutare a comprendere materialmente la diversità;
intorno a temi comuni quali la Vita, la Sofferenza, l'Aldilà, incoraggiamo l'incontro - attraverso conferenze e dibattiti pubblici - per consentire al confronto di trovare posto nella nostra vita;
favoriamo la conoscenza, semplice e diretta, nel tentativo non facile di abbattere ignoranza e pregiudizi, comunicando invece storie e valori con un linguaggio comprensibile;
nuove inquietudini provocano l’attualità: guerra, terrorismo, violenza, ingiustizia, necessitano di interventi comuni per una Pace non negoziabile;
come donne e uomini di fede riteniamo che momenti comuni di Silenzio e di Preghiera possano sostenere il nostro esercizio di comprensione umana;
non ultimo, il nostro semplice periodico incontrarci - in una quotidianità sovente di scontro prospettata più volte dai media - realizza un’alternativa possibile e credibile.
"Noi siamo convinti della fondamentale unità della famiglia umana sul nostro pianeta terra. Alla luce di esperienze personali di vita e della tragica storia del nostro mondo, noi abbiamo imparato:
Il nostro mondo sta attraversando una crisi fondamentale; l’umanità possederebbe oggi strumenti, risorse economiche, culturali e spirituali per dare inizio a un migliore ordine mondiale. Ma vecchie e nuove tensioni etniche, nazionali, sociali, economiche e religiose minacciano la costruzione pacifica di un mondo migliore.
In una tale situazione l’umanità non ha bisogno soltanto di programmi e azioni politiche. Essa ha bisogno di una visione della convivenza pacifica dei popoli, dei raggruppamenti etnici ed etici e delle religioni nella comune responsabilità verso il nostro pianeta terra. Una visione che si fonda su speranze, obiettivi, ideali, criteri. Ma questi, per molte persone di ogni parte del mondo, sono andati smarriti. Eppure noi siamo convinti che proprio le religioni, nonostante i loro abusi e frequenti fallimenti storici, portano la responsabilità del fatto che tali speranze, obiettivi, ideali e criteri possano essere tenuti in vita, giustificati e vissuti.
Noi siamo uomini e donne che si riconoscono nei precetti e nelle pratiche delle religioni del mondo. Noi affermiamo che tra le religioni c’è già un consenso che può costituire il fondamento di un’etica mondiale: un consenso di fondo minimo circa valori vincolanti, norme irrevocabili e comportamenti morali fondamentali.
La nostra terra non può essere cambiata in meglio senza che venga cambiata la coscienza del singolo. Noi auspichiamo un mutamento di coscienza individuale e collettivo, un risveglio delle nostre forze spirituali mediante la riflessione, la meditazione, la preghiera e il pensiero positivo, una conversione dei cuori".
(Dichiarazione dal Parlamento delle Religioni)
- il centro studi Vidya per l'induismo
- il centro Vajrapani e tempio Tenryuzanji per la tradizione buddista
- la comunità ebraica di Merano per il Trentino Alto Adige
- l'associazione Ebrei e Trentino
- la chiesa cattolica-romana, attraverso l’ufficio per il dialogo
- la chiesa ortodossa romena
- la chiesa ortodossa serba
- la chiesa ortodossa russa
- la chiesa evangelica luterana del Trentino Alto Adige
- il centro ecumenico evangelico di Trento
- la chiesa cristiana avventista del 7° giorno
- la comunità islamica del Trentino Alto Adige
- la comunità baha'i del Trentino Alto Adige
promuoviamo esposizioni a carattere interreligioso e interculturale di testi, di oggetti, di libri, di preghiere, per aiutare a comprendere materialmente la diversità;
intorno a temi comuni quali la Vita, la Sofferenza, l'Aldilà, incoraggiamo l'incontro - attraverso conferenze e dibattiti pubblici - per consentire al confronto di trovare posto nella nostra vita;
favoriamo la conoscenza, semplice e diretta, nel tentativo non facile di abbattere ignoranza e pregiudizi, comunicando invece storie e valori con un linguaggio comprensibile;
nuove inquietudini provocano l’attualità: guerra, terrorismo, violenza, ingiustizia, necessitano di interventi comuni per una Pace non negoziabile;
come donne e uomini di fede riteniamo che momenti comuni di Silenzio e di Preghiera possano sostenere il nostro esercizio di comprensione umana;
non ultimo, il nostro semplice periodico incontrarci - in una quotidianità sovente di scontro prospettata più volte dai media - realizza un’alternativa possibile e credibile.
"Noi siamo convinti della fondamentale unità della famiglia umana sul nostro pianeta terra. Alla luce di esperienze personali di vita e della tragica storia del nostro mondo, noi abbiamo imparato:
- che la realizzazione della pace, della giustizia e della salvaguardia della terra dipende dalla convinzione e dalla disponibilità degli uomini e delle donne a far valere il diritto;
- che l’impegno a favore del diritto e della libertà presuppone una coscienza della responsabilità e dei doveri, e che, quindi, si deve far appello sia alla testa sia al cuore degli uomini e delle donne;
- che il diritto, senza la moralità, a lungo andare perde ogni consistenza e che perciò non ci sarà nessun ordine mondiale nuovo senza un’etica a livello mondiale.
Il nostro mondo sta attraversando una crisi fondamentale; l’umanità possederebbe oggi strumenti, risorse economiche, culturali e spirituali per dare inizio a un migliore ordine mondiale. Ma vecchie e nuove tensioni etniche, nazionali, sociali, economiche e religiose minacciano la costruzione pacifica di un mondo migliore.
In una tale situazione l’umanità non ha bisogno soltanto di programmi e azioni politiche. Essa ha bisogno di una visione della convivenza pacifica dei popoli, dei raggruppamenti etnici ed etici e delle religioni nella comune responsabilità verso il nostro pianeta terra. Una visione che si fonda su speranze, obiettivi, ideali, criteri. Ma questi, per molte persone di ogni parte del mondo, sono andati smarriti. Eppure noi siamo convinti che proprio le religioni, nonostante i loro abusi e frequenti fallimenti storici, portano la responsabilità del fatto che tali speranze, obiettivi, ideali e criteri possano essere tenuti in vita, giustificati e vissuti.
Noi siamo uomini e donne che si riconoscono nei precetti e nelle pratiche delle religioni del mondo. Noi affermiamo che tra le religioni c’è già un consenso che può costituire il fondamento di un’etica mondiale: un consenso di fondo minimo circa valori vincolanti, norme irrevocabili e comportamenti morali fondamentali.
La nostra terra non può essere cambiata in meglio senza che venga cambiata la coscienza del singolo. Noi auspichiamo un mutamento di coscienza individuale e collettivo, un risveglio delle nostre forze spirituali mediante la riflessione, la meditazione, la preghiera e il pensiero positivo, una conversione dei cuori".
(Dichiarazione dal Parlamento delle Religioni)