Religioni e città
Nell’ambito della Settimana dell’armonia delle fedi indetta dall’ONU
venerdì 7 febbraio presso il Palazzo della Regione
i componenti del Tavolo delle appartenenze religiose hanno realizzato insieme la giornata RELIGIONI E CITTÀ.
L'evento, in alternativa alla mostra "Una fede si racconta" proposta gli scorsi anni in questo periodo, aveva lo scopo di offrire delle esperienze alternative di coesisenza, dialogo e collaborazione tra fedi diverse e si è articolato in spirito di amicizia nel corso della giornata.
Ogni partecipante ha contrinuito con un testo di preghiera ed una candela per creare l’angolo della spiritualità.
Questo il programma al quale era invitata la cittadinanza.
Ore 9: Accoglienza
Ore 10: Preghiera
Ogni tradizione aveva a disposizione tra i dieci e i quindici minuti. In successione alfabetica hanno offerto la propria preghiera i partecipanti delle comunità baha’i, buddista, cristiana cattolica, evangelica, ortodossa, ebraica, induista e islamica.
Ore 12: Pranzo
Ore 14: Ascolto
Una carrellata di armonie che esprimono l'approccio umano al sacro unendo musica e spiritualità attraverso tempi e culture differenti, ci ha permesso di apprezzare le espressioni musicali che caratterizzano le diverse religioni.
Le musiche erano integrate dalle presentazioni dei vari esponenti, che ne hanno descritto i contesti in cui si sono sviluppate e il loro utilizzo attuale.
Ore 16: Dibattito pubblico
Il dibattito verteva sul tema «Perché noi non smettiamo di credere. La religione: un’etichetta o un modo di vivere?»
Le esperienze condivise dai partecipanti hanno contribuito ad una visione di insieme su un tema che influenza non solo la sfera teorica ma le nostre azioni e le scelte di ogni giorno, a casa, nel lavoro e nel contesto sociale .
Ore 18: Conclusione
A conclusione del percorso, i presenti hanno condiviso te caldo, frutta e dolci, col sentimento di una amicizia rinnovata,
nonostante difficoltà e impegni quotidiani, con i nostri compagni di cammino attuali e quelli che si uniranno a noi nel promuovere la pacifica coesistenza, la libertà religiosa e la collaborazione tra fedi diverse.
venerdì 7 febbraio presso il Palazzo della Regione
i componenti del Tavolo delle appartenenze religiose hanno realizzato insieme la giornata RELIGIONI E CITTÀ.
L'evento, in alternativa alla mostra "Una fede si racconta" proposta gli scorsi anni in questo periodo, aveva lo scopo di offrire delle esperienze alternative di coesisenza, dialogo e collaborazione tra fedi diverse e si è articolato in spirito di amicizia nel corso della giornata.
Ogni partecipante ha contrinuito con un testo di preghiera ed una candela per creare l’angolo della spiritualità.
Questo il programma al quale era invitata la cittadinanza.
Ore 9: Accoglienza
Ore 10: Preghiera
Ogni tradizione aveva a disposizione tra i dieci e i quindici minuti. In successione alfabetica hanno offerto la propria preghiera i partecipanti delle comunità baha’i, buddista, cristiana cattolica, evangelica, ortodossa, ebraica, induista e islamica.
Ore 12: Pranzo
Ore 14: Ascolto
Una carrellata di armonie che esprimono l'approccio umano al sacro unendo musica e spiritualità attraverso tempi e culture differenti, ci ha permesso di apprezzare le espressioni musicali che caratterizzano le diverse religioni.
Le musiche erano integrate dalle presentazioni dei vari esponenti, che ne hanno descritto i contesti in cui si sono sviluppate e il loro utilizzo attuale.
Ore 16: Dibattito pubblico
Il dibattito verteva sul tema «Perché noi non smettiamo di credere. La religione: un’etichetta o un modo di vivere?»
Le esperienze condivise dai partecipanti hanno contribuito ad una visione di insieme su un tema che influenza non solo la sfera teorica ma le nostre azioni e le scelte di ogni giorno, a casa, nel lavoro e nel contesto sociale .
Ore 18: Conclusione
A conclusione del percorso, i presenti hanno condiviso te caldo, frutta e dolci, col sentimento di una amicizia rinnovata,
nonostante difficoltà e impegni quotidiani, con i nostri compagni di cammino attuali e quelli che si uniranno a noi nel promuovere la pacifica coesistenza, la libertà religiosa e la collaborazione tra fedi diverse.